Gli Attidiati

CHI SIAMO

L’associazione onlus “Gli Attidiati” è nata nel Marzo del 2007 con lo scopo di conservare e valorizzare il patrimonio storico esistente.

CENNI STORICI

Nei primi anni, 2007-2008 e 2009, stante le limitate risorse derivate solo dalle quote sociali, abbiamo soltanto pulito l’area archeologica. Dalla fine del 2009 sino al 2013 abbiamo ricevuto i contributi del 5×1000 con i quali abbiamo contribuito
1 – alla stampa del libro “Attidium in età romana” della prof. Maria Federica Petraccia dell’università di Genova,
2 – all’acquisto dell’area archeologica,
3 – gite sociali nel 2011 al museo di Ancona, 2012 a Carsulae e Dunarobba e nel 2013 a Vulci.
Nel 2013 inizio della prima campagna di scavo, affidata all’ Associazione “Umbria Archeologica” con il determinante sostegno logistico, per l’ospitalità degli studenti, da parte di Don Umberto Rotili.
Nel mese di luglio 2014, nell’ambito della concessione ministeriale per l’anno in corso, abbiamo iniziato la campagna di scavo con una indagine di “tomografia elettrica”.
La seconda campagna di scavo inizierà il 4 Agosto e terminerà il 12 Settembre 2014.
PER TUTTI GLI APPASSIONATI CHE VOLESSERO DESTINARE IL 5X1000 DELLA PROPRIA DENUNCIA DEI REDDITI ALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE, POSSONO FARLO ATTRAVERSO IL SEGUENTE CODICE: 02325110423

CONSIGLIO DIRETTIVO:

PRESIDENTE: Spuri Dario
VICEPRESIDENTE: Capotombolo Romolo
SEGRETARIO: Di Trapani Francesco
TESORIERE: Baldarelli Michela

MEMBRI ATTIVI:

Pallitti Rita,
Agostinelli Rino,
Balducci Giovanni,
Cimarra Gianni,
Torretti Nazario

 

Area Archeologica di “Attidium”

Il centro romano di Attidium si sviluppava in corrispondenza dell’attuale frazione di Attiggio, situata a pochi chilometri dal comune di Fabriano (AN). Le testimonianze archeologiche più antiche risalgono al tardo Neolitico e dimostrano come l’area sia stata frequentata durante la preistoria e la protostoria. Una campagna di scavo del 1959 diretta dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Marche, ha infatti messo in luce un deposito archeologico che in successione ha rilevato la presenza di alcuni abitati: un livello della fase finale del neolitico con alcune buche di palo ed un focolare, uno strato dell’età del rame, alcune buche di palo del Bronzo Medio, un abitato piceno del V sec. a.C., ed alcuni materiali funerari di età romana. Prima della romanizzazione, nel territorio appenninico dell’alta valle dell’Esino erano stanziate comunità picene,celtiche e probabilmente anche umbre: stando ad alcune fonti epigrafiche e letterarie.In particolare legato ad Attiggio, doveva essere il collegio sacerdotale dei Fratres Atiedii, menzionato più volte nelle Tavole Iguvine, il famoso testo sacrale umbro redatto tra III e I sec. a.C., conservato nel Museo Civico di Palazzo dei Consoli a Gubbio (PG).

IL MUNICIPIUM In età augustea il territorio attidiate rientrarà nella VI Regio, Umbria et Ager Gallicus, che comprendeva Umbria appunto, e Marche a nord dell’Esino: è lo stesso Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia (1, III, 19) a menzionare gli Attidiates tra i popoli che fanno parte di questa regione (altrove citati come Attidienses).I documenti epigrafici, di cui alcuni tuttora visibili nell’atrio sdi Palazzo Chiavelli, attestano soprattutto le magistrature, il tipo di costituzione vigente, la tribù di appartenenza, Lemonia, ed alcune indicazioni sulle famiglie gentilizie, in particolare sui Camurii.Agli albori della romanizzazione, Attidium era probabilmente civitas foederata, cioè città alleata che come la maggior parte dei centri umbri, riuscì a mantenere una relativa autonomia politica e amministrativa, almeno fino alla guerra sociale (90-88 a.C.), in seguito alla quale sembra aver ottenuto lo statuto di municipium retto da un colegio di magistrati Quattuorviri. Tratto da Fabriano Storica

ALCUNE FOTO IN ANTEPRIMA di “ATTIDIUM”

MOSTRA ARCHEOLOGICA “ATTIDIUM MUNICIPIUM ROMANANUM” 

realizzata nel 2013 a cura della Associazione “Gli Attidiati” e della “Parrocchia San Giovanni Decollato” – Chiesa Vecchia di Attiggio. Curatrici della mostra: dott.ssa Cristiana Pandolfi e dott.ssa Chiara Castiglia.

Dicono di noi…..

Share and Enjoy

  • Facebook
  • Twitter
  • Delicious
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Add to favorites
  • Email
  • RSS

Lascia un Commento